Rischio di carcinoma mammario dopo risultati falsi-positivi nello screening mammografico
Lo screening per una patologia in persone sane porta inevitabilmente ad alcuni risultati falsi-positivi in individui che non hanno la malattia.
Normalmente, donne con risultati falsi-positivi per carcinoma mammario vengono richiamate per screening di routine.
Tuttavia, l’esito a lungo termine per queste donne con risultati falsi-positivi non è noto.
Sono stati utilizzati i dati da un programma di screening mammografico sul lungo periodo a Copenhagen, in Danimarca, per determinare il rischio a lungo termine di carcinoma mammario in donne con risultati falsi-positivi.
Il rischio relativo ( RR ), aggiustato per età, di tumore alla mammella per donne con un risultato falso-positivo rispetto alle donne con risultati solo negativi è stato stimato con la regressione di Poisson, aggiustata per età ed è stato stratificato per numero di screening e periodo tecnologico.
Sono state incluse nell’analisi 58.003 donne di età compresa tra 50 e 69 anni.
Donne con risultati negativi hanno mostrato un tasso assoluto di tumore di 339/100.000 anni-persona, mentre le donne con un risultato falso-positivo un tasso assoluto di 583/100.000 anni-persona.
Il rischio relativo aggiustato di tumore alla mammella dopo un risultato falso-positivo è stato pari a 1.67.
Il rischio relativo è rimasto più elevato in modo statisticamente significativo 6 o più anni dopo il risultato falso-positivo, con stime puntuali che variavano tra 1.58 e 2.30.
Quando stratificato in base alla fase di valutazione tecnologica e utilizzando un uguale tempo di follow-up, il gruppo falso-positivo della metà degli anni 90 ha mostrato un rischio significativamente più elevato di carcinoma mammario ( RR=1.65 ), rispetto al gruppo con risultati negativi, mentre il gruppo falso-positivo dei primi anni del 2000 non ha mostrato differenze statisticamente significative rispetto al gruppo con risultati negativi.
In conclusione, l’implementazione di una nuova tecnologia di valutazione ha coinciso con una diminuzione della grandezza dell’eccesso di rischio di carcinoma mammario in donne con risultati falsi-positivi nello screening.
Tuttavia, incoraggiare in modo attivo le donne con risultati falsi-positivi a continuare a sottoporsi alle visite di screening può portare benefici. ( Xagena2012 )
von Euler-Chelpin M et al, J Natl Cancer Inst 2012; 104: 682-689
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